Prima o poi doveva accadere, perchè effettivamente, camminare per oltre trenta giorni e solo per un’oretta la pioggia mi aveva tenuto compagnia, poteva essere solo nei sogni durante la programmazione.
Ore 8, piove forte fortissimo e per temporeggiare ancora qualche minuto, chiedo un secondo caffè alla barista della “Locanda La Motta” dove sono stato ospitato a Motta Baluffi.
Lo gusto con calma, anzi, calmissima e quando rimetto la testa fuori dalla porta la situazione è identica a prima, ok, partiamo!
Come ho spesso scritto la pioggia non mi ha mai dato particolarmente fastidio durante le mie attività sportive, perciò, una volta sistemato bene il poncho inizio a percorrere i primi passi.
Conosco molto bene il percorso di tappa e so benissimo che mi attende molto asfalto il che mi tranquillizza, sapendo che non corro il rischio di infangarmi su qualche strada conosciuta.
La strada bagnata si rende più scivolosa e pericolosa soprattutto per le stampelle perciò serve maggior attenzione. A questo si aggiunge il fango e la terra portata dai campi dai moltissimi trattori che circolano e sporcano la strada.
A tratti alla pioggia si aggiunge un forte vento che per mia fortuna è arriva da dietro e mi permette di non avere la pioggia negli occhi.
Servono pochi minuti dalla partenza per bagnare completamente la mia gamba dalla coscia al piede, ma anche questo fa parte del gioco e penso che nell’insieme del cammino siano proprio queste le giornate in cui bisogna tener duro, continuare, affrontare queste difficoltà, rafforzando la propria resistenza e resilienza.
Quando arriviamo in zona Sommo con Porto, teatro come tanti altri posti attraversati nei giorni precedenti, mi si affianca Reana, che non conoscevo e che mi terrà compagnia fino all’arrivo.
Chiacchieriamo e come spesso in altri occasioni in cammino mi è successo.nei momenti di pioggia più forte, ci si guarda e sorride, forse per darci dei matti vista la situazione ma anche per dirci, “bravi”, che abbiamo il coraggio nel camminare in situazioni così particolari.
A pochi chilometri dall’arrivo ci raggiunge il vigile urbano di Stagno Lombardo, che ci scorterà fino davanti al Municipio, dove ad attenderci ci sarà il Sindaco.
Saliamo sopra nel suo ufficio e scambiamo alcuni minuti parlando di sport e della Via Postumia.
Anche oggi una tappa bella, da percorrere e da scoprire, dove non c’erano grandi monumenti, grandi città, ma la campagna padana, con i suoi tipici trattori, campi, agricoltori e storie.