Tornare in sella alla mia bici e percorre più di 150 chilometri per completare la prima tappa di questo grande progetto Albatros, legato all’autismo, ieri, lunedi 25 settembre, mi ha fatto rivivere parte delle sensazioni vissute durante Crossing the North, in Scandinavia, questa estate.
Era da allora che non percorrevo distanze così lunghe.
Non lo nego, a tratti la fatica si e’ fatta sentire al quadricipite destro, ma l’entusiasmo che ho trovato nelle persone che ci hanno accolto lungo tutto il percorso e’ stato eccezionale e ha fatto superare ogni difficoltà.
Legare gli obiettivi di questo grande progetto allo Sport, ed in particolare il mio Sport, il ciclismo, e’ per me ancor più motivo di carica e energia.
Perche’ Albatros e’ un progetto che guarda avanti, può dare prospettive ai ragazzi autistici, di autonomia e maggiore consapevolezza nella vita di tutti i giorni.
Pensare che la mia esperienza sportiva possa essere da stimolo e aiuto per altre persone mi riempie d’orgoglio.
Con la mia bici ho girato il mondo, ma devo dire che e’ sempre bellissimo andare alla scoperta della nostra magnifica Italia.
Grazie di cuore a Dania e Paola, con le quali abbiamo creato questo progetto, due donne determinate, due mamme con un cuore grande.
Grazie a tutti voi che mi state seguendo.
Il vostro sostegno e’ prezioso.
Insieme possiamo far crescere sempre di più questo progetto che guarda al futuro.
Grazie a tutte le Istituzioni e le persone che ci hanno accolto da Fidenza a Bologna.
Grazie alla mia squadra, con la quale la sinergia e’ totale.
Oggi, martedì 26, seconda tappa…arriveremo a Rimini.
Ci sara’ da pedalare ma l’entusiasmo e la forza, sapendovi al mio fianco, cresceranno chilometro dopo chilometro.
Continuate a seguirmi e a far volare l’Albatros.
