Oramai non mi stupisco più di quante idee, progetti e tanta magia possano nascere anche semplicemente da una cena con amici.
Siamo ad Acquapendente, con Michela e Cesare, in un tipico ristorante di un piccolo borgo. Si chiacchiera dei più svariati argomenti, ed improvvisamente ecco l’illuminazione.
Vorrei dimostrare non solo a parole ma con i fatti che la mia intuizione di alcuni anni fa di realizzare delle super stampelle in grado di migliorare la vita delle persone fosse reale e concreta! Decido di camminare fino a Viterbo, dunque per 4 tappe, con una KATANA nella mano destra ed una tradizionale (vista la facile reperibilità) nella sinistra.
All’indomani, di buon ora, curioso e carico in vista del test, parto alla volta di Acquapendente.
Dopo pochi chilometri, in senso contrario sopraggiunge Alberto, ospitaliere a Ponte a Rigo ed insieme scendiamo dalla ripida discesa da Radicofani, godendoci il panorama, un po’ coperto dalla nebbia ma illuminato dal sole.
Pochi, pochissimi chilometri e mi accorgo della differente situazione dei due palmi delle mani.
Arriviamo al bar di Alberto, a circa metà percorso di giornata e mentre mi gusto un buon caffè, tolgo i guantini e scopro una vescica sulla mano sinistra decisamente “interessante”.
Ma voglio andare oltre, voglio godermi il percorso e spingermi “oltre”, dimostrando per primo a me stesso dell’intuizione giusta, e portare questo test fino alla fine.
Il percorso è prevalentemente su strada sterrata e mi piace, perché non percepisco la durezza dell’asfalto, oltre ad essere molto vario il paesaggio, distogliendomi dalla monotonia.
Da lì a poco ci raggiunge l’amica Alessandra Croci, dell’Associazione “Via Francigena in Tuscia”, che con grande passione ha organizzato tutti i miei spostamenti ed incontri per questo nono step della Via Francigena e con lei, attraversiamo assieme il ponte che ci porta a lasciare la Toscana per entrare nell’ultima regione della Via, il Lazio.
Chilometro dopo chilometro, decidiamo di non fermarci a pranzo per portarci direttamente alla meta, che raggiungeremo nel pomeriggio alle 14,30 circa.
Ad accoglierci in Comune, una delegazione dell’Amministrazione e soprattutto i bambini della scuola elementare, con pronta una intervista tutta particolare; un mix di canti da loro eseguito e domande a me rivolte, inerenti al testo della canzone successiva.
Una tappa anche questa da portare nel cuore per i paesaggi incontrati, per ciò che han visto i miei occhi, per le persone incontrate con le quali ho scambiato idee e pensieri e per questi giovani, che se invogliati ed incoraggiati, riescono a fare cose straordinarie.