A 24 ore dalla partenza della prima tappa, ora posso svelarvi un segreto.
Ieri, mentre facevo colazione, per circa dieci minuti ho rischiato di non partire per un fortissimo mal di testa ed una sudorazione ben sopra la media, anche se già di prima mattina se avvertiva una forte umidità.
Fortunatamente questa mattina sono riuscito a gustarmi una ricca colazione presso l’agriturismo Sant’Egidio di Aquileia che la signora Adriana mi ha preparato.
Leggero ritardo rispetto alla tabella di marcia ed alle 7,30 siamo partiti dalla cattedrale, cogliendo l’occasione di guardarla per un’altra e ultima volta in questa Via Postumia con la luce del mattino.
Fin da subito abbiamo camminato sulla ciclabile a fianco della statale verso Cervignano del Friuli.
Sosta in un bar per un caffè veloce, rabboccato entrambe le borracce e ripartiti di gran lena verso Aiello.
Il caldo rispetto al giorno si è fatto meno sentire grazie al fatto che il sole è rimasto in gran parte coperto dalle nuvole, ma verso le 10 circa, ha sprigionato tutta la sua energia e come una candela, mi sentivo sciogliere pian piano bevendo fiumi di acqua.
Portando attenzione, c’è una discreta possibilità di trovare fonti d’acqua evitando così il rischio di rimanere senza acqua.
Poco dopo aver superato Strassoldo e fatto le dovute fotografie, tra l’altro uno dei borghi più belli d’italia, finalmente dopo tantissimi chilometri di asfalto, girato a destra, ci siamo addentrati su di una strada bianca alberata, ma non pensate ad un viale all’ombra del sole, le piante erano piuttosto basse rimanendo così comunque al sole.
Ritorniamo di nuovo sull’asfalto ma oramai l’arrivo è particolarmente vicino.
In lontananza sentiamo e campane in festa come ci dessero il “ben arrivati”.
Scattiamo il selfie di rito sotto al cartello di “Aiello del Friuli” ed in circa 15 minuti arriviamo davanti al Municipio dove ad attenderci c’è il Sindaco Andrea Bellavita, una delegazione del Comune, giornalisti ed una ventina di persone pronte ad accoglierci ed ascoltare dalle mie parole l’impresa sulla Via Postumia.
Prima del mio intervento il Sindaco Bellavita descrive brevemente la storia di questo cammino e valorizza in modo impeccabile i messaggi ed i valori che il cammino porta con se.
Dopo di lui ha parlato il Presidente del Circolo Navarca Aurelio Pantari e poi il Presidente del Cammino Celeste Giuseppe Poiana, descrivendoci questo cammino tutto Friulano.
Toccato il mio turno, ho raccontato essenzialmente come mi ha portato, un passo alla volta, a questa esperienza, dalla perdita della gamba, alle difficoltà superate ed ai traguardi raggiunti.
Foto di gruppo al termine dell’incontro, qualche autografo e tanti saluti.
Si respirava tanta energia e volontà di essere assieme nel condividere un’oretta assieme, in scia tra l’altro della giornata precedente.
Sono state due tappe rispetto ad altre particolarmente semplici e “regolari”, non avendo altimetrie da superare.
Dal primo passo e forse anche dal giorno prima della tappa zero si è avvertita subito una bella energia nelle persone incontrate e ce la metterò tutta per tenerla più alta possibile.