Un cammino come la Via Postumia dove camminerai per oltre 900 chilometri la devi preparare, studiare, imparare, ma è impossibile a mio avviso non lasciarsi sfuggire qualche dettaglio, o meglio, qualcosa di speciale.
Ora vi racconto.
Partiamo puntualissimi da Musile di Piave dopo un buon caffè e (perdonatemi) una brioche alla marmellata 😊
Piove, piove forte, ma francamente, dopo la giornata di domani, lunga, difficile ed estremamente calda, preferisco questa situazione; indosso il poncho e con il sorriso inizio a camminare. Mi fermo due o tre volte per settare bene il laccio attorno al collo in modo che non entri acqua dal collo ma neanche che non mi permetta di vedere nulla coprendomi gli occhi.
Superiamo il centro abitato e da subito siamo immersi nella natura che con la pioggia si presenta luccicante e con colori vivissimi.
Dentro alla mia testa il pensiero di dove sto camminando è rivolto a nord, verso Treviso, nell’entro terra del nostro Paese, quando ad un tratto, dopo circa 4 chilometri che costeggio il Vecchio Piave, alla mia sinistra si apre a perdita d’occhio la laguna.
E’ stata una sorpresa pazzesca, inaspettata, travolgente.
Amo la laguna, Venezia, l’acqua e rimango per alcuni minuti incantato, avvolto da un vento forte che in pochissimi minuti mi asciuga la maglietta completamente fradicia di sudore.
Chiedo “spiegazioni” a Simone, compagno di viaggio, mi mostra la cartina e mi accorgo che ad attenderci ci sono parecchi chilometri tutti diritti sulla ciclabile che affiancano questo spettacolo.
Il cielo ad intervalli si apre prima ad un sole brillante poi a nuvole grigie colme di acqua ma che fino a pochissimi metri dalla meta di tappa non scaricherà mai la sua acqua a terra.
Evidentemente la sua bellezza da queste parti è ben conosciuta e sono moltissimi i ciclisti, prevalentemente con bici modello gravel, che percorrono questa strada, fino a quando, un ragazzo che poi scopro essere di Oderzo, si ferma al mio fianco. Molto riservato in sella alla sua bici mi racconta come è venuto a conoscenza del mio cammino e mi chiede di affiancarmi per qualche chilometro. Ovviamente, accetto. 😊
Camminare con la laguna a sinistra ed il Sile a destra, contemporaneamente non è cosa di tutti i giorni, è uscire dalla normalità ed entrare nelle magie della vita, dove la natura ho compiuto uno dei suoi miracoli.
Al termine del lunghissimo rettilineo c’è un altro bel particolare che mi affascina da subito; un ponte che attraversando il Sile, permette prima il passaggio ad auto, bici e pedoni e poi alle barche, spostandosi avanti ed indietro in base alle necessità del traffico.
Quando arriviamo noi si stava aprendo in modo tale da far passare le due grosse barche ed una volta passate e ritornato in posizione iniziale, lo attraversato noi.
Da li a poco arriviamo a Portegrandi, ultima dichiarazione di giornata e ci godiamo una bevanda fresca.
Appuntamento a domani, carichi e consapevoli che ci aspetta un’altra bellissima tappa di questa Via Postumia.
Articoli tappe precedenti:
Link Tappa 0: https://www.andreadevicenzi.it/via-postumia-da-grado-ad-aquileia/
Link Tappa 1: https://www.andreadevicenzi.it/via-postumia-da-aquileia-a-grado-1-47/
Link Tappa 2: https://www.andreadevicenzi.it/via-postumia-da-aiello-a-san-giorgio-2-47/
Link Tappa 3: https://www.andreadevicenzi.it/via-postumia-san-giorgio-a-precenicco-3-47/
Link Tappa 4: https://www.andreadevicenzi.it/via-postumia-da-precenicco-a-latisana-4-47/
Link Tappa 6: https://www.andreadevicenzi.it/via-postumia-da-precenicco-a-latisana-6-47/
Link Tappa 7: https://www.andreadevicenzi.it/via-postumia-da-san-stino-ad-oderzo/
Link Tappa 8: https://www.andreadevicenzi.it/via-postumia-da-oderzo-a-san-dona-piave/