Anche la tappa di oggi è importante perchè presenta una importante caratteristica, l’addio alla pianura padana per quanto riguarda lo zero altimetrico, arrivando a Castelnovo Val Tidone in collina.
Alla mattina son partito abbastanza puntuale alle in solitaria con un clima perfetto tendente al fresco, che francamente gradivo moltissimo, indossando la maglia a maniche lunghe e ben allacciata fin sotto al collo.
Lasciato alle spalle l’hotel Roma dopo pochi metri mi son trovato davanti al municipio, rivivendo il bel incontro con amministrazione del giorno precedente.
Non amo particolarmente le città, ma camminarci nell’uscirne per dirigermi verso la campagna è una cosa che mi piace e affascina, forse perchè so che poi mi attende la tranquillità.
Mi fermo ad acquistare in un negozio di alimentari un pezzo di pizza e da li a poco eccomi avvolto dalla campagna, dalla sua pace, dal suo silenzio, interrotto ogni tanto da un trattore che raccoglie il raccolto.
VIDEO della Tappa
Passano due ore circa e mi raggiunge Piero, un amico conosciuto negli ultimi giorni via mail, chiedendomi di poter percorrere la tappa fino alla fine.
Camminiamo, parliamo e pian piano ci conosciamo condividendo le nostre esperienze di vita.
DOpo circa un’ora ecco un secondo arrivo inaspettato, è Alessandro, un libero professionista che intravedendomi dalla tangenziale dal furgone, ha parcheggiato più avanti per raggiungermi poi a piedi e rimanendo con noi per un’ora e mezza.
Dal solitario al gruppetto in tre, ottima compagnia.
Passano i chilometri e circa 22 chilometri mi accorgo dell’impossibilità di riuscire ad arrivare alla distanza dichiarata di 26 chilometri totali ma che saranno necessari, almeno altri 8, dunque, tappa da 30 chilometri.
Mentalmente mi sento benissimo, come dal punto di vista muscolare e delle mani e dopo ben 28 chilometri riesco finalmente a veder chiaro l’arrivo e da li in poi, non mi importa più dei chilometri, diminuendo, come faccio solitamente la natura e godermi ancor di più ciò che ho attorno.
L’arrivo è energia pura, perchè leggere sulla carta 30 chilometri sono una cosa, farli sull’asfalto, è un’altra.